Continua l’impegno del CAF CONFASI nella formazione dei propri operatori. Infatti oggi, 8 aprile 2021, si è tenuta la seconda videoconferenza formativa del 2021 sul tema “Le novità del Modello 730/2021”.
Prima dell’inizio dei lavori, il Presidente Nazionale della Conf.A.S.I. Antonio La Ghezza e gli ospiti d’eccezione invitati – l’On. Annalisa Tardino, Europarlamentare e Membro della Commissione LIBE - Libertà Civili, la Giustizia e gli Affari Interni, il Sen. Alberto Bagnai, Membro della Commissione Finanza e Tesoro, e l’On. Mauro D’Attis, Membro della Commissione Bilancio, Tesoro e Programmazione – hanno portato i loro saluti istituzionali.
«Oggi è una giornata importante per il mondo confederale Conf.A.S.I. e per l’impegno del CAF nell’organizzazione di questa attività formativa che ci vede ormai costretti all’utilizzo di piattaforme online» ha esordito il Presidente La Ghezza, che ha voluto riassumere in un breve intervento quello che è stato l’impegno della Conf.A.S.I. nell’anno appena trascorso. «Un anno – spiega il Presidente, - che ci ha visti vittime di una crisi sanitaria, economica e sociale senza precedenti. L’impegno confederale è stato importante, perché non è stato facile mantenere rapporti con le istituzioni, con le realtà sindacali e di rappresentanza a distanza. Ma lo abbiamo fatto ed è giusto che quest’anno, per noi particolare perché abbiamo festeggiato i 10 anni di attività del nostro CAF, vengano raccontati una serie di obiettivi e traguardi che tutti insieme siamo riusciti a raggiungere e che ci danno oggi la carica a compiere uno sforzo ancora maggiore, vista l’importanza che la nostra attività ha per i nostri iscritti e i nostri assistiti, alla luce anche delle procedure che incombono, visti anche i Decreti e le misure previste dal Governo. A questo punto è bello poter dire che abbiamo oltre 90 strutture sindacali territoriali in tutta Italia, con circa 90mila iscritti alla nostra confederazione e che in un anno drammatico come quello appena trascorso, siamo riusciti ad elaborare oltre 240mila dichiarazioni fiscali. Questo ci fa capire quanto il nostro impegno sia essenziale: essere vicini alle difficoltà delle persone e assisterle è diventata oggi la nostra missione. I numeri dal punto di vista del welfare e del lavoro preoccupano: i dati Istat registrano circa 1 milione di posti di lavori in meno da febbraio 2020 a febbraio 2021, circa 700mila persone inattive, che non hanno lavoro e non lo cercano neanche. Per questo abbiamo chiesto ad ogni livello della Pubblica Amministrazione di consolidare il confronto con le organizzazioni sindacali, al fine di migliorare i servizi offerti da queste strutture, diventate ormai indispensabili, e per sottoscrivere contratti nazionali di lavoro innovativi e in grado di garantire un maggiore welfare aziendale, sostenibile in un mondo del lavoro che non sarà più lo stesso. Ricordiamo l’impegno profuso a favore dei nuclei famigliari, per consentirgli di ricevere gli aiuti e i bonus; siamo riusciti ad allargare la nostra rete di contratti collettivi nazionali sottoscritti, per quanto riguarda i settori dell’industria tessile e dell’edilizia; abbiamo implementato diversi servizi informatici fondamentali per il lavoro delle nostre sedi territoriali; abbiamo attivato, su proposta di Davide Lercara, il progetto della Conf.A.S.I. Academy, per garantire formazione continua online. Insomma non ci siamo mai fermati, e per questo ringrazio uno per uno tutti i nostri responsabili ed operatori delle sedi. I nostri obiettivi non si sono certamente esauriti, e per questo continueremo a cercare il confronto e ad ascoltare il mondo del lavoro».
E a sottolineare l’importanza che per la famiglia Conf.A.S.I. ha il confronto istituzionale, la presenza degli ospiti citati.
«Sono onorata di essere qui con voi, perché so quanto bene sta lavorando la vostra Organizzazione e quanto bene si stia radicando sul territorio – ha commentato l’On. Annalisa Tardino. – Serve oggi dare un segnale di dignità a livello istituzionale, e dimostrare come l’Europa debba essere al servizio del territorio, cosa questa che mi vede impegnata ogni giorno. Posso testimoniare come vi sia, da parte della Conf.A.S.I. un lavoro capillare, che parte dal basso per arrivare alle istituzioni. Tante volte mi sono state rappresentate delle istanze territoriali da portare sui tavoli regionali, nazionali ed europei. In questi giorni stiamo lavorando, nella Commissione LIBE, di cui faccio parte, ad un documento di sintesi che possa sbloccare la nostra economia nel periodo estivo. E in questo è importante registrare le vostre richieste, esigenze ed il vostro punto di vista. I CAF sono il primo sportello a contatto diretto con il cittadino ed è importante per me ricevere le vostre osservazioni, per svolgere al meglio il mio lavoro».
«In quanto ex presidente e attuale capogruppo per il mio partito in Commissione Finanza e Tesoro, capite bene quanto sia importante per me potermi confrontare con persone che operano nel settore – ha dichiarato il Sen. Alberto Bagnai. – Il mondo del lavoro subisce in questo momento e ha subito a causa dell’emergenza Covid una modifica dei modelli organizzativi che non sempre va a vantaggio della qualità. Una riflessione va fatta sull’importanza dei corpi intermedi, dei sindacati, a livello pratico, nella capacità di avvicinare i cittadini a districarsi nella complessità e assurdità della macchina burocratica, e in particolare della burocrazia fiscale, come non accade da nessun altra parte. Ho sempre sostenuto l’esigenza della semplificazione e lavorato nella mia attività da parlamentare in questo senso. Altresì sottolineo che anche i partiti sarebbero un corpo intermedio, e secondo me un pezzo della riorganizzazione necessaria nel post pandemia dovrà riguardare una revisione del ruolo dei partiti, che devono elaborare delle visioni in cui si parli, per esempio, di cosa sarà il mondo del lavoro, o di come riorganizzare il rapporto tra fisco e contribuenti, dialogando anche che con le organizzazioni sindacali. Tutto questo è molto difficile da fare, da un lato per la fretta con cui con cui l’emergenza ci costringe a lavorale, e dall’altro per un motivo culturale più profondo, per cui i corpi intermedi devono rivendicare la dignità, l’importanza e il ruolo che dovrebbero avere, naturalmente portando qualità e ricostruendo un rapporto sano fra cittadino e macchina dello stato, sia nel dibattito che nella prassi».
«Grazie per avermi permesso di essere ospite di una rete strutturata come la vostra, che in questo momento serve al Paese. Va sottolineata l’utilità dei CAF nel dare le piccole risposte, cosa molto più complessa di quanto si possa pensare – afferma l’On. Mauro D'Attis. – Io credo molto nella rete dei CAF, a tal punto da non aver compreso come mai lo scorso Governo, quando stava lavorando alla Riforma degli Uffici del Lavoro, che poi non c’è mai stata, non abbia pensato a rafforzare la rete dei CAF come prima soluzione, piuttosto che metterla in competizione con una serie di altre strutture che poi sono morte lì. Volevo cogliere l’occasione per significarvi come una certa politica sia vicina all’attività sociale dei CAF, soprattutto in questo particolare momento».
Introduzione pregna di spunti, cui non è mancato il contributo di Antonio Esposito, Amministratore Unico CAF CONF.A.S.I.: «Abbiamo da diversi anni un organo istituzionale, che è la Consulta dei CAF, e che ovviamente si interfaccia con la politica. Ultimamente devo riconoscere che la politica ci ha dato molto retta, ci è stata vicina e in alcune cose ci è venuta incontro. Però dobbiamo uscire da un grosso equivoco: va chiarito se l’Agenzia delle Entrate, l'INPS e le Istituzioni ci considerano dei veri partner. La sensazione è che la politica non ci conosce, che ancora confonde CAF e Patronato e che l’Agenzia delle Entrate e l'INPS ci considerino dei partner nei momenti in cui hanno bisogno, come in quest’ultimo anno. Per fare un esempio pratico, la politica in quest’anno ha elargito bonus e predisposto misure per aiutare tutte le categorie in difficoltà, e questo e' giusto, ma queste agevolazioni sono tutte agganciate all’Isee; il mondo CAF, rispetto allo scorso anno, ha elaborato oltre 2 milioni di Isee in più nel primo trimestre di quest’anno, dimostrando efficienza e grande capacita' organizzativa ma, come ogni anno, siamo sempre costretti ad "elemosinare" il nostro budget all'INPS, che rischia di esaurirsi di questo passo già a giugno-luglio. Inoltre, lavoriamo ogni giorno con tanta passione, professionalita' ed impegno, per poi essere etichettati da alcuni giornali come societa' che lucrano sulle difficoltà delle persone e che alcune volte fanno perdere le agevolazioni agli utenti. Il nostro resta un lavoro poco riconosciuto. Ringrazio pertanto gli ospiti intervenuti, invitando la politica a dare la giusta importanza alle nostre organizzazioni».
Chiusa questa prima parte dedicata ai saluti e alle riflessioni preliminari, svoltasi in diretta streaming sui canali social della Conf.A.S.I., grazie anche al lavoro di coordinamento di Davide Lercara, si è entrati nel vivo dei lavori con l’attività di formazione programmata.
Si è parlato di “Approfondimenti sulle ispezioni effettuate presso le Sedi Periferiche dall'Agenzia delle Entrate” con lo stesso Antonio Esposito; delle “Novità del Modello 730/2021 redditi 2020” con il Dr. Pino Sulcanese, Responsabile Assistenza Fiscale del CAF CONF.A.S.I. S.r.l.; di “Firma Elettronica Avanzata” con il Dr. Vincenzo Angiolino, Direttore Generale Sesamo Software SpA; per finire con alcuni “Approfondimenti tecnici relativi alla piattaforma Sesamo Software online” con il Dr. Aldo Radano, Responsabile Tecnico e Controlli del C.A.F. CONF.A.S.I. Srl, e con l’assistenza di Tiziana Girau, Coordinatrice della Formazione del CAF CONF.A.S.I. Srl.
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